Birdwatching sul fiume Tagliamento

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Credits: Giosuè Cuccurullo
Credits: Giosuè Cuccurullo

Immaginate per un attimo di avere le ali e di dover solcare il cielo due volte l’anno, prima da sud a nord e poi all’indietro, da nord a sud, attraversando in questo lungo viaggio il territorio del Friuli Venezia Giulia in volo.

Immaginate di arrivare sopra le Alpi e vedere un lunghissimo corridoio bianco che, come fosse una mappa disegnata su un pezzo di carta, vi mostra la strada da percorrere per i prossimi cento chilometri di viaggio. Questa traccia disegnata tra le montagne, le colline e la pianura è il Fiume Tagliamento. Ed è il percorso che le sue acque hanno disegnato sulla terra con il loro instancabile scorrere quello che numerose specie di uccelli seguono durante gli spostamenti stagionali che devono compiere durante le migrazioni.

Credits: Giosuè Cuccurullo

Non è raro quindi, in primavera ed in autunno, osservare stormi di GRU (Grus grus) nella loro classica formazione a “V” percorrere in volo il greto del Tagliamento. E similmente a loro CORMORANI (Phalacrocorax carbo), OCHE SELVATICHE (Anser anser), CIGNI REALI (Cygnus olor), CICOGNE BIANCHE (Ciconia ciconia) e numerose altre specie di anatidi come ALZAVOLE (Anas crecca), MARZAIOLE (Spatula querquedula), GERMANI REALI (Anas platyrhynchos), che compiono gli spostamenti migratori in gruppi talvolta molto numerosi seguendo il fiume come traiettoria.

Allo stesso modo numerose specie di rapaci come il BIANCONE (Circaetus gallicus), il FALCO PESCATORE (Pandion haliaetus), il NIBBIO REALE (Milvus milvus) o il FALCO PECCHIAIOLO (Pernis apivorus) sorvolano in piccoli gruppi o in solitaria il letto del Tagliamento lasciandosi guidare nel loro lungo viaggio migratorio.

Ma il Tagliamento non è solo una bussola naturale per l’avifauna, il suo greto e la vegetazione che si sviluppa ai suoi lati sono zone di sosta, di riposo, di alimentazione e di protezione durante le tappe obbligate che gli uccelli devono fare nei loro spostamenti.

PIro Piro - Credits: Matteo Toller

Nei mesi primaverili e autunnali i limicoli, come il BECCACCINO (Gallinago gallinago), la PANTANA (Tringa nebularia), il PIRO PIRO CULBIANCO (Tringa ochropus) e il PIRO PIRO BOSCHERECCIO (Tringa glareola), approfittano del greto del Tagliamento e delle pozze di acqua a margine del corso principale per fermarsi a recuperare energie.

E sempre in questo periodo i boschi golenali e gli ambienti arbustivi a margine del fiume brulicano di passeriformi in sosta migratoria, tra i quali BIGIARELLE (Sylvia curruca), BECCAFICHI (Sylvia borin), LUI’ VERDI (Phylloscopus sibilatrix) e LUI’ GROSSI (Phylloscopus trochilus), BALIE NERE (Ficedula hypoleuca).

Il fiume Tagliamento, con i suoi variegati e numerosi ambienti naturali, risulta inoltre avere le caratteristiche perfette per la nidificazione di un nutrito numero di specie di uccelli.

Merlo acquaiolo - Credits: Paolo Zonta

Le acque fredde e veloci del tratto montano del fiume sono il luogo ideale di nidificazione per il MERLO ACQUAIOLO (Cinclus cinclus). I greti e gli argini delle vallate montane sono graditi dal PIRO PIRO PICCOLO (Actitis hypoleucos) e scendendo poco più a valle lo SMERGO MAGGIORE (Mergus merganser)trova le condizioni ottimali per riprodursi in ambienti dove le acque sono più lente, con vegetazione golenale rigogliosa e matura, e ricchi di cavità che vengono utilizzate come nido.

Gli ambienti arbustivi lungo l’argine sono ospitali per il CANAPINO COMUNE (Hippolais polyglotta), la STERPAZZOLA (Sylvia communis) e l’UPUPA (Upupa epops). Nei rigogliosi boschi golenali trovano il posto ideale per nidificare il PICCHIO NERO (Dryocopus martius), il PICCHIO MURATORE (Sitta europaea), il RAMPICHINO COMUNE (Certhia brachydactyla) e il RIGOGOLO (Oriolus oriolus).

Smergo - Credits: Renato Castellani

Tra la vegetazione erbosa mista ad arbusti radi e cespugli riesce a riprodursi lo ZIGOLO GIALLO (Emberiza citrinella), mentre nei tratti di fiume caratterizzati da sponde ben sviluppate trovano casa il GRUCCIONE (Merops apiaster), il MARTIN PESCATORE (Alcedo atthis) e il TOPINO (Riparia riparia).

Il greto arido e asciutto e le aree di magredo primitivo che si sviluppano lungo il corso del Tagliamento, nonostante possano apparire a prima vista luoghi poveri e sterili, sono in realtà ambienti di fondamentale importanza per la nidificazione di specie peculiari come l’OCCHIONE (Burhinus oedicnemus), il CORRIERE PICCOLO (Charadrius dubius), il SUCCIACAPRE (Caprimulgus europaeus), la TOTTAVILLA (Lullula arborea) e il CULBIANCO (Oenanthe oenanthe).

Occhione - Credits: Renato Castellani

Non bisogna infine dimenticare il ruolo decisamente di rilievo del fiume Tagliamento durante i mesi più freddi dell’anno, quando viene sfruttato come sito di svernamento da specie come l’AVERLA MAGGIORE (Lanius excubitor), la BECCACCIA (Scolopax rusticola), la PISPOLA (Anthus pratensis) e l’ALLODOLA (Alauda arvensis).

I boschi golenali durante l’inverno sono popolati da TORDI BOTTACCI (Turdus philomelos), CESENE (Turdus pilaris) e TORDI SASSELLI (Turdus iliacus).

Gruppi monospecifici o misti, talvolta molto numerosi, di fringillidi e emberizidi, come FRINGUELLI (Fringilla coelebs), PEPPOLE (Fringilla montifringilla), FANELLI (Linaria cannabina), LUCHERINI (Spinus spinus), MIGLIARINI DI PALUDE (Emberiza schoeniclus) e ZIGOLI MUCIATTI (Emberiza cia) frequentano le zone magredili, le stoppie, le aree coltivate e le boscaglie lungo l’argine del greto fluviale. Mescolate a queste specie irregolarmente compaiono specie di provenienza nordica come lo ZIGOLO GOLAROSSA (Emberiza leucocephalos) e lo ZIGOLO BOSCHERECCIO (Emberiza rustica).

Al seguente link trovate il racconto del BIOBLITZ dell’avifauna che il gruppo di birdwatchers TRINGA FVG ha effettuato nel 2020 lungo il fiume Tagliamento

Nel blog del gruppo TRINGA FVG troverete inoltre numerose altre curiosità e informazioni sull’avifauna della Regione Friuli Venezia Giulia